venerdì 13 dicembre 2013

Come Valutare I Gioielli D'oro

gioielli usatiI gioielli che non usi più, di qualsiasi forma e tipologia, che si sono rotti, che sono ormai segnati dal passare del tempo hanno un potere nascosto: possono trasformarsi per te in denaro contante in pochi semplici passi.
Ti basta recarti da un compro oro e vendere il tuo usato.
Ma quanto puoi davvero ottenere e come fare per determinare con sufficiente precisione il valore dei tuoi monili usati?
A queste domande cercheremo di rispondere nelle prossime righe, con qualche piccolo consiglio per portare a termine un affare soddisfacente.

Innanzitutto un chiarimento terminologico: quello che consideriamo oro usato è più propriamente definibile oro lavorato.
Il biondo metallo, apprezzato fin dall'antichità proprio per e caratteristiche che lo contraddistinguono, è pressoché indistruttibile e può essere appunto lavorato, nuovamente fuso e recuperato una infinità di volte.
Il prezzo dell'oro usato, di conseguenza, non dipende dall'epoca della lavorazione, dallo stato di conservazione o dalla fattura più o meno pregiata, ma si lega esclusivamente al valore intrinseco del materiale e quindi alla quantità di oro puro contenuto nella lega utilizzata.
Il termine di riferimento è dato comunque dalla quotazione dell'oro puro, così come determinata sui mercati internazionali, che viene utilizzata quale base, anche per stabilire il valore dei monili e degli oggetti risultanti dalla lavorazione del metallo.

I monili, è bene precisarlo, non sono mai in oro puro 24 Kt (o 999,9 millesimi), per intenderci quello che si trova in natura (pagliuzze o pepite) o quello contenuto nei lingotti, nelle barre o in alcune rare monete da investimento, perché questo metallo è si molto resistente, ma eccessivamente morbido.
Questo significa che pur prestandosi bene alla lavorazione, deve essere unito in lega ad altri materiali per garantire la durezza necessaria.
In genere in campo orafo si ricorre a leghe a 18Kt, 16Kt o 14Kt, unendo l'oro, ad esempio, al rame o all'argento in percentuali variabili.
Per capire quanto vale un gioiello è quindi di fondamentale importanza conoscerne la caratura o il titolo, ovvero la percentuale di oro puro.
Verificare questo dato è in genere molto semplice: ogni oggetto in oro porta infatti un segno impresso in una porzione non immediatamente visibile (il retro, le chiusure, l'interno), costituito da un piccolo rombo all'interno del quale è indicata la caratura.
Basta una lente di ingrandimento e un po' di attenzione per trovarlo, ma se non fosse possibile il consiglio è quello di recarvi da un compro oro di fiducia al fine di chiedere una valutazione professionale, servizio di solito gratuito e senza alcun impegno.

Oltre alla caratura è fondamentale conoscere il peso dell'oggetto.
L'operazione di pesatura può essere eseguita anche a casa, ma richiede di seguire alcuni accorgimenti.
Innanzitutto utilizzate una bilancia di precisione: il valore dell'oro è indicato al grammo, quindi più è alta la precisione della pesatura, più realistico sarà il risultato della valutazione.
Ricordatevi di pesare separatamente i monili raggruppandoli in base alla caratura e di sottrarre dal totale il peso di eventuali pietre preziose. Anch'esse possono essere vendute, ma la valutazione segue criteri differenti.

A questo punto non resta che individuare la quotazione corrente dell'oro sul mercato, semplicemente accedendo al nostro sito.
Essa varia naturalmente col passare del tempo e può subire aumenti o diminuzioni, come è logico che sia, ma con la garanzia di avere sempre a disposizione la migliore quotazione disponibile.
I migliori compro oro ti permettono di monitorare costantemente le variazioni del mercato, per individuare con facilità e in trasparenza, il momento ideale per vendere e guadagnare, semplicemente facendo fruttare ciò che già possiedi.
Una semplice procedura ti permette di verificare istantaneamente quanto vale il tuo usato: inserisci nei campi predisposti il peso in grammi e la caratura e scopri subito quanto puoi guadagnare.
Ti basta un clik e il sistema elaborerà la risposta in pochi istanti.
La stima, se avrai seguito tutte le indicazioni, sarà molto precisa e potrà darti immediata consapevolezza del valore che hai tra le mani.

Non ti resta che decidere di vendere davvero e recarti di persona in negozio per effettuare la transazione.
Ricordati di portare con te un documento di identità e il codice fiscale, che serviranno per adempiere alle disposizioni di legge vigenti.
Serietà e trasparenza sono i principi che ci guidano nel nostro lavoro e che garantiscono anche a te l'opportunità di vendere il tuo oro facilmente e in tutta sicurezza.

I gioielli d'oro e la loro quotazione

Tutti sanno che il peso dell'oro viene espresso in grammi ma il metallo nobile destinato alla gioielleria a causa della sua estrema duttilità, per essere lavorato ha bisogno di essere combinato con altri metalli.
Grazie alla presenza dell'argento e del rame (o di altri metalli nobili e non), l'oro viene indurito e si formano le leghe auree, comunemente utilizzate nel settore orafo per la realizzazione di monili preziosi. 
Generalmente le leghe utilizzate in oreficeria contengono 750/1000 di oro, pertanto il valore di un oggetto è determinato dalla quantità di metallo giallo realmente contenuta.
Questo significa che per "oro puro" si indica quello a 24 carati o 999/1000, percentuale contenuta solo nei lingotti, nelle verghe, nelle pepite, e raramente nelle medaglie (kruggerrand sudafricano, mapple leaf canadese o nugget australiano).
La quotazione dell'oro è fortemente condizionata dalla legge della domanda e dell'offerta e segue l'andamento delle principali Borse internazionali.
Il prezzo medio di riferimento è detto anche fixing dell'oro e ogni giorno viene diffuso dalla London Bullion Market Association di Londra anche se, negli ultimi anni, per effetto della crescita delle transazioni commerciali, si sono affermati altri mercati importanti come New York, Tokyo, Singapore e Zurigo.
La quotazione è generalmente espressa in dollari e si riferisce sempre all'oro puro. Per conoscere l'esatto valore di un prezioso, quindi l'acquirente dovrà quindi calcolare l'importo esatto considerando che generalmente un gioiello è a 18 carati.

Chi possiede un bracciale di questa caratura e vuole sapere qual'è la quotazione del giorno, consultando il sito on line www.apesodoro.it, leggerà il valore riferito all'oro 24 carati.
Per conoscere la quotazione giusta dovrà prima dividere l'importo per 24 e poi moltiplicare il prodotto ottenuto per 18.
Ad esempio, se il sito riporta che il valore dell' oro puro è di 28 euro al grammo, la quotazione dell'oro usato sarà di 20,88 euro al grammo.
I fattori che influenzano il valore il valore di un gioiello sono: il titolo, il brand, ma anche la rarità dell'oggetto, il peso e agli altri metalli che lo compongono.
Oltre alle tradizionali leghe binarie (oro e argento) e all'oro giallo (oro, argento e rame) nell'alta gioielleria si utilizzano anche leghe più preziose, composte da palladio e platino.
Ovviamente maggiore è la presenza di metalli non nobili come il rame, nichel o ferro e minore sarà il valore dell'oggetto, e viceversa.

Il metallo non nobile più largamente usato in gioielleria per le sue proprietà indurenti e anti corrosive è sicuramente il rame, il cui contenuto è facilmente individuabile perché conferisce all'oro quel caratteristico colore rossastro, talvolta attenuato grazie alla contemporanea presenza di argento.
Il metallo bianco, infatti, è preferito al rame per la realizzazione di monili più preziosi ma ha un effetto schiarente nei confronti dell'oro e lo deprezza, perché tende ad annerire.
Attenzione dunque quando si parla di "oro rosso", legato al rame, o di "oro verde" legato all'argento, perché il titolo dell'oro potrebbe anche essere inferiore ai 18 carati e valere meno. 
Per questo motivo sono sempre più numerosi i compratori di preziosi che scelgono gioielli in oro di ottima fattura realizzati con palladio o platino, più ricercati e di migliore qualità rispetto all'argento.
Il palladio insieme all'oro e a una piccola percentuale di nichel, forma una lega comunemente conosciuta come "oro bianco".

Può essere considerato parte della stessa famiglia del platino a cui somiglia nella struttura chimica così come nel colore bianco argento, anche se ha una tonalità leggermente più scura.
Molto richiesto per la sua duttilità che ne consente un facile impiego nel settore orafo, il palladio tende ad essere preferito al platino perché è meno caro, tanto che gli esperti del settore sono convinti che il 2014 sarà il suo anno boom, con un incremento di acquisti pari al 10% in più.
Ma se durante le prossime feste, ormai imminenti, si vuole regalare un oggetto importante, sicuramente molto apprezzato per il suo valore, bisogna scegliere un gioiello realizzato in oro e platino.
Quest'ultimo, infatti, non solo valorizza l'incorruttibilità dell'oro che mantiene la sua bellezza inalterata nel tempo ma, per le sue proprietà e per la sua rarità, ne aumenta il valore tanto da essere il metallo più richiesto e più caro in tutti i principali mercati di riferimento, anche più dello stesso oro.